Siamo esseri fragili

29/09/2022

Più cresco e più la vita mi conferma la sua bontà. Siamo esseri fragili, tutti abbiamo inizio e fine. Sfortunatamente molti hanno un fine troppo vicina all'inizio. La bontà sta nelle occasioni che la vita ti offre e che bisogna saper cogliere. La persona di cui voglio parlare è mamma Elda; ho conosciuto anni fa questa meravigliosa donna, mamma di una cara amica, Lisa. Una donna di 88 anni, piena di energia, di curiosità, di dolcezza, madre di 6 figli, nonna di una infinità di nipoti e bisnipoti. Lei nasce e cresce in America da famiglia Italiana, nel dicembre del 2016 in arrivo, venne a Firenze con suo nipote John, figlio di Lisa, direttamente dall'America. Dal primo momento che l'ho conosciuta ho avuto la sensazione che Dio mi avesse voluto donare un'altra madre; ma fino ad oggi non avevo capito fino a che punto arrivasse questo sentimento. Faccio un passo in dietro. Mia madre Efisia, era una donna estremamente dolce e generosa, anche lei 6 figli, 5 femmine e 1 maschio, un marito indebolito dal vizio del bere. Una vita tosta la sua. Il suo più grande atto d’amore è stato quello di cercare di nascondere a tutti noi, il suo male che per più di 5 anni ha vissuto in solitudine la sofferenza, lasciandosi straziare il seno, riempendo il vuoto con il suo borsellino. Se ne è andata ed è stato uno dei giorni più brutti della mia vita, in 21 giorni abbiamo scoperto che non stava bene, scoperto il suo travaglio andato avanti per anni e se n’è andata a vita migliore, dolce mamma.

Elda viene colpita da Alzheimer, in una forma lieve per lo meno nella fase iniziale. Nel dicembre della fine del 2016 vado in Florida a trovarla con Lisa e mi trovo davanti una donna sicuramente un po' scombussolata, ma che ha mantenuto pur sempre con una buona dose di dolcezza, amore e energia. Passiamo giorni belli insieme, i suoi pensieri sempre di grande preoccupazione per i suoi figli e nipoti e anche per me. Oggi Elda si trova qui in Italia vicino a casa mia, è arrivata con grande entusiasmo ed è grazie a Lisa che l'ha salvata da un ricovero, infatti sono ormai 4 anni che si trova qui. E` sottoposta ovviamente a tanti crolli e la sua grande energia sta man mano scemando; finisce ora il 30 agosto 95 anni ed è ormai a tutti gli effetti una seconda madre per me e la mia famiglia e possiamo solo prendercene cura, con tutto l’affetto e la pazienza di questo mondo, dando supporto anche a Lisa che la vive 24 ore su 24 salve poche che ore che usa per se.

Elda è una donna molto tenace, anche ora malgrado la sua malattia stia progredendo, rimane ferma nelle sue decisioni, quello che decide di fare fa, difficile farle cambiare idea. Ci sono stati tanti momenti in cui sono stata sola con lei per dare a Lisa del tempo per le sue cose e solitamente siamo state bene, di regola è sempre molto affettuosa con me, ma ci sono stati anche momenti di nervosismo anche se si riusciva a calmare rapidamente. Ora è sempre più nel suo mondo per tempi sempre più lunghi, però affiorano ancora momenti di lucidità dove ti sorride, ti abbraccia con infinita dolcezza, ripetendo “sorry sorry”.

Tanti sentimenti mi hanno riempita vivendola quotidianamente: amore, simpatia, tenerezza, ma anche tristezza e paura.

 

La paura:

Di non farcela, di non essere in grado di aiutare, di non esserne sempre all'altezza. Ho sempre cercato di essere di aiuto, cercando di dare del mio meglio. Mesi fa sua figlia Lisa ebbe una terribile notizia: a suo Fratello Bobby avevano diagnosticato un brutto male dandogli poche speranze. Fu un momento di enorme sofferenza sia per Lisa che per me e tutta la mia famiglia. Bobby vive in Florida come tutto il resto della loro famiglia...così lontano da noi. Di colpo senza pensare mi sono offerta di stare io con Elda, avrei chiesto le ferie anticipate o comunque con il lavoro avrei potuto sistemare ma il problema non sarebbe stato quello, ma la paura.

Lisa non disse a Elda che il figlio stava male, ma lei lo sentiva dentro sé; nei giorni precedenti lo nominava spesso, lo chiamava nel vuoto, lo cercava nelle foto sparse per casa. È come se avesse percepito che qualcosa non andava...da buona mamma la quale è sempre stata. In un raro momento di lucidità chiese a Lisa cosa stava succedendo al suo Bobby e lei le confermò che non stava bene ma che si stava curando e tutto sarebbe andato per il meglio. Sembrava avesse anche capito che sarebbe rimasta sola con me, qualora Lisa avesse deciso di partire. Cominciò con non volermi, con l’essere nervosetta anche con me, (di solito si sfoga sempre con Lisa). Quella paura di non farcela si fece così sempre più presente. Mi chiedevo cosa sarebbe successo, se faceva così con Lisa ancora lì, come avrei fatto senza di lei? Mi ricordo un episodio spiacevole, nel quale una sera volevo metterle il pigiama da sola ma fu praticamente impossibile, non voleva farsi toccare da me, cominciò ad alzare la voce e dirmi cose che non ho capito nella sua lingua mescolata tra inglese, italiano e lingua “Eldini”. Iniziò con il volere fare da sola, poteva andare bene ma voleva infilare la testa nella manica del giacchetto, insisteva e non c'era verso di fermarla. Menomale c'era Lisa, era chiaro il suo messaggio voleva Lisa o meglio non voleva che se ne andava. Ovviamente questo episodio cambiò tutti i nostri programmi, ho ammesso a me stessa e a Lisa che avevo paura e non me la sentivo di provare perché non mi sentivo in grado e che in tutto ciò ci avrebbe rimesso Elda. Per fortuna Bobby sta meglio ma sta ancora lottando con la malattia e forse verrà anche in Italia a trovare sua madre Elda e sua sorella Lisa, confidando sul fatto che questo incontro possa far bene ad Elda. La paura delle volte ci mette davanti a dei limiti che però credo sia giusto ci siano, come non fare ciò che non sei pronta di fare e ammettere le proprie paure e insicurezze, proprio per il nostro bene e quello degli altri.

Non abbiate paura di ammettere i vostri limiti e di chiedere aiuto. Non vergognatevi se non vi sentite all'altezza o inadeguati. Stare accanto a persone malate, soprattutto se con queste persone si ha un legame affettivo importante è un duro lavoro che porta con sé un carico di emozioni talvolta anche negative purtroppo, ed è normale sentirsi sopraffatti da tutto questo, dobbiamo chiedere aiuto quando questo avviene.

Mascia Angela

Sono Angela l’amica di Lisa e Elda, sono una donna di 55 anni finiti, il tempo vola incredibilmente. Sono un'operaia di scarpe di Dolce e Gabbana. Io amo l’amore per la famiglia, l’amicizia, la vita anche se tante volte avrei voluto non vivere determinati momenti. Ho sempre aiutato fin da ragazzina mia madre e le mie sorelle e fratello (Io ero la 4 di 6 figli ), avendo un padre vizioso del bere. A 18 anni conobbi in ospedale, dove era ricoverata mia nonna, una ragazza con problemi neurologici. Lei si assentava da questo mondo in un mondo tutto suo smettendo di fare tutto quello che di normale quotidianità: come svegliarsi, alzarsi e vivere. Lei si svegliava e apriva solamente gli occhi. Cominciai ad entrare nella sua stanza per parlarle anche se non rispondeva e poi un giorno lo fece e cominciò a reagire . Quest'esperienza mi fece sentire sentire; dare del bene mi rendeva migliore. Sono una persona molto sensibile ma so essere anche forte, cerco sempre di essere una persona migliore e anche se non riesco sempre sono sincera, vera e non nascondo i miei difetti; sono parte di me.

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Sentimenti di furia o rabbia, che prova il caretaker.

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Esercizio ed energia in eccesso